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Quando la Guerra condiziona lo sport

32 min

Verfügbar bis zum 13/02/2028

Sebbene il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) abbia sempre considerato fondamentalmente apolitici i valori dello sport, il rapporto tra sport e politica è cambiato radicalmente negli ultimi anni. La reintegrazione degli atleti russi e bielorussi - sotto una bandiera neutrale - in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata accolta con disappunto, soprattutto in Ucraina. Poco prima dell'inizio dell'offensiva russa contro il suo Paese, l'atleta ucraino Vladyslav Heraskevych espose il cartello "No War In Ukraine" davanti alle telecamere durante la gara di skeleton ai Giochi invernali di Pechino. Dal canto suo, la tennista russa Daria Kasatkina sa bene di essere una privilegiata: ex top10 mondiale, può partecipare ai principali tornei in giro per il mondo, sebbene al giorno d'oggi viaggiare con un passaporto russo sia tutt'altro che semplice.


In Asia centrale, a Kök-Tash (Kirghizistan) viene organizzato ogni anno, in luglio, un torneo di calcio. Agli uomini non è permesso partecipare né assistere. È un modo per le donne di fare sport senza essere osservate o giudicate.

In Medio Oriente, non sono molte le ragazze a praticare lo skateboard. Ma'ayan e Paola sono le fondatrici di "Jerusalem Skater Girls". La loro filosofia è semplice: se sei una ragazza e vuoi misurarti con questa disciplina, sei benvenuta. Ma dai fatti del 7 ottobre in Israele, molte cose sono cambiate...

Paese

Germania

Anno

2024

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