Pesticidi: un'ipocrisia europea?

82 min

Disponible jusqu'au 04/04/2027

Questo documentario investigativo svela un sistema che definire "sinistro" è riduttivo: una serie di pesticidi, vietati in Europa, vengono esportati verso Paesi in cui sono ancora autorizzati e dove (naturalmente) creano danni incalcolabili alla salute e all'ambiente, come in Brasile, per esempio. Da lì, i residui di queste sostanze tornano nel nostro continente sotto forma di arance, caffè e soia. Le conseguenze di questi doppi standard europei potrebbero aggravarsi ulteriormente con l’accordo commerciale UE-Mercosur. 
Un paradiso dove si respira aria tossica, viziata a causa di una legislazione eticamente "discutibile" e di una classe politica connivente. Il Brasile può essere considerato il campione mondiale delle agrotossine: con 3669 pesticidi autorizzati, il gigante sudamericano si è affermato come l'Eldorado delle multinazionali. Appena eletto, il suo presidente Jair Bolsonaro assicurò carta bianca ai magnati dell'agroalimentare (2018). Il risultato? Impunità per gli industriali, contaminazione da erbicidi, pesticidi o fungicidi per la popolazione, vere e proprie bombe a orologeria sulla salute pubblica. E con un'Europa che si sta rivelando, cinicamente, il grande beneficiario del far-west legislativo: quasi 80mila tonnellate di pesticidi vietati sul nostro suolo vengono vendute in Brasile, ogni anno, da gruppi come Bayer (che ha assorbito Monsanto nel 2018) e BASF in Germania, o Syngenta in Svizzera.

Regia

Stenka Quillet

Paese

  • Francia

  • Brasile

Anno

2022

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