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Nel 2002, il Belgio introdusse una legge sul diritto dei malati all'autodeterminazione, e dunque a ricorrere all'eutanasia. Da allora, alcuni ospedali hanno aperto un consultorio dedicato al "fine vita": è il caso del centro Citadelle di Liegi, dove François Damas, specialista in cure intensive, accoglie pazienti in condizioni gravi o in grande sofferenza morale, che non intendono più continuare a vivere. Con empatia li ascolta, ponendo loro domande per valutare il loro stato di salute e la loro determinazione a farla finita, nonché il modo in cui essi hanno affrontato la questione con i loro cari. Questo toccante documentario illustra la procedura che conduce alla "dolce morte" (simile a quella di un'anestesia generale), la costruzione della consapevolezza e naturalmente l'assistenza alle famiglie che comporta questo tipo di percorso.

Nel 2002, il Belgio introdusse una legge sul diritto dei malati all'autodeterminazione, e dunque a ricorrere all'eutanasia.

Mettere la parola fine

Un laboratorio di uscita dalla povertà: questo è diventato il villaggio di Fiadanana, oasi di 80 anime tra le steppe del Madagascar. Ihanta, medico in pensione, è tornata nel luogo dove è nata per sostenere gli abitanti a costruire scuole, installare sistemi di irrigazione e approvvigionarsi in carbone biologico per fermare la deforestazione. I più giovani la aiuteranno a piantare 15 mila alberi per ripopolare l’altopiano di verde, mentre la ONG Zahana si occupa della raccolta dei finanziamenti.

Madagascar: mettere fine alla povertà

Ihanta, medico in pensione, è tornata al villaggio natale in Madagascar per aiutare gli abitanti a uscire dalla povertà

ARTE Reportage

Nel 2010, quando infuriava la guerra tra i clan per il controllo del traffico di droga a Napoli, la casa editrice Marotta&Cafiero è stata rilevata da Rosario Esposito La Rossa, che ha trasferito la sede da Posillipo a Scampia. Nel 2017 l'autore ha aperto l'unica libreria del quartiere napoletano. Ora c'è anche un laboratorio teatrale e una scuola di stampa.

Una casa editrice fiorisce a Scampia per trasformare il piombo delle pallottole nel piombo delle lettere.

Napoli: letteratura per arginare la camorra

Dopo i media, la giustizia, il cinema, il teatro e l'università, sarà l'editoria l'ultimo settore a rientrare nella sfera di influenze del Primo Ministro ungherese Viktor Orban e del suo partito? Una società molto vicina al governo, la Fondazione Mathias Corvinus Collegium (MCC), ha rilevato la più grande catena di librerie magiare, i cui dipendenti hanno ricevuto una strana direttiva: in base alla legge per la tutela dei minori, sarebbero obbligati a coprire con la plastica i libri per bambini che trattano anche solo lontanamente tematiche LGBT, e a toglierli dalla sezione dedicata alla letteratura per l'infanzia.

Una legge per la tutela dei minori intende stigmatizzare i libri con tematiche LGBT. Preoccupazione tra gli intellettuali.

Ungheria: il potere vuole controllare la letteratura?

Nel corso del dodicesimo appuntamento di questo nostro incontro, Bruno Latour si rivolge direttamente a suo nipote Lilo, dandogli idealmente appuntamento tra 40 anni: occorre uscire dall'eco-ansia e creare le giuste istituzioni per metabolizzare la catastrofe climatica.

'Lettera a mio nipote' (12/12)

Intervista a Bruno Latour

Involontariamente o attraverso un intervento consapevole, alcune lettere non raggiungono mai la loro destinazione. L'artista Adrianna Wallis riporta in vita la posta smarrita. Un ritorno dell'arte a forme espressive individuali, anche intime, di fronte a uno spazio pubblico inondato di dati.

Alla ricerca delle lettere perdute

L'artista Adrianna Wallis riporta in vita la posta smarrita.

Ginnastica culturale

Nella società dell’immagine, grazie alle emoji, si può ormai trascrivere ogni tipo di emozione, persino - a costo di apparire un po' volgari - le pulsioni erotiche. L’artista Davina Sammarcelli ci accompagna in un'altra dimensione del linguaggio, dove lettere e font sono forme da guardare prima ancora che caratteri da leggere. Sulla scia dell'opera di Apollinaire e dei dadaisti si possono rompere gli schemi con la forza figurativa (e sensuale) della tipografia.

Porno-grafia: quando le lettere sono forme erotiche

Grazie alle emoji si possono trascrivere le emozioni, persino le pulsioni erotiche. Ma la tipografia non è da meno

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Alla ricerca delle lettere perdute

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