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L’esodo inizia a Galafi, al confine tra l’Etiopia e Gibuti. Il deserto, con temperature vicine ai 50 gradi, miete centinaia di vittime ogni anno. Gli oromo, etnia etiope più povera, sognano l’Arabia Saudita, ma affrontano pericoli spesso insormontabili: la traversata dello stretto per raggiungere lo Yemen, la guerra che imperversa in quel Paese, torture ed estorsioni, fame e miseria. La maggior parte di loro non arriva a destinazione, e non ha più denaro per provare a tornare a casa. 

Yemen: l'esodo degli oromo d'Etiopia

L’esodo verso inizia a Galafi, al confine tra l’Etiopia e Gibuti. Il deserto, con temperature vicine ai 50 gradi, miete centinaia di vittime ogni anno. 

ARTE Reportage

Gibuti è un Paese piccolo ma altamente strategico: situato nel Corno d'Africa, condivide con lo Yemen il controllo dello stretto di Bab el-Mandeb, passaggio essenziale per gli scambi tra Europa e Asia. Questa posizione geostrategica ha spinto molte potenze straniere a stabilirvi basi militari, tra cui la Cina.

Gibuti: un crocevia di ambizioni geopolitiche

La posizione geostrategica di Gibuti ha spinto molte potenze straniere a stabilirvi basi militari, Cina compresa.

Dietro le Mappe

Un tempo “Arabia felice” della penisola affacciata su Mar Rosso e Oceano Indiano, lo Yemen è piombato dal 2015 in un'incessante guerra civile con il concorso di attori regionali come Iran e Arabia Saudita, senza dimenticare il ruolo delle potenze occidentali sul piano degli armamenti. Come si è giunti fin qui? La posizione geostrategica del paese, tra Corno d’Africa e Medio Oriente, può venirci in soccorso.

Yemen: dall'Arabia felice alla guerra

Un tempo “Arabia felice” del Golfo, lo Yemen è piombato dal 2015 in una guerra civile che sembra non avere fine.

Dietro le mappe

Dalla fine del 2023, gli Huthi attaccano le navi nel Mar Rosso, ufficialmente a sostegno dei palestinesi di Gaza. Ma molto prima dell'inizio della guerra tra Israele e Hamas, sin dal 2014, questo "Stato nello Stato" in Yemen - minoranza sciita - ha preso le armi per combattere le autorità sunnite, esacerbando un conflitto regionale che coinvolge anche l'Iran e l'Arabia Saudita.

ARTE Info Express

Da fine 2023 gli Huthi attaccano le navi nel Mar Rosso, ufficialmente a sostegno dei palestinesi di Gaza.

Chi sono gli Huthi?

Il 3 e 4 maggio 2023, in una scuola d'élite di Belgrado e nei pressi del villaggio di Mladenovac (una cinquantina di km a sud-ovest della capitale serba), due distinte sparatorie provocate da due giovani hanno causato in tutto 17 morti. Al di là dell'emozione suscitata da questi massacri, il Paese si è improvvisamente accorto della spirale di violenza in cui è invischiato; il 39% dei serbi possiede un'arma da fuoco, il tasso più alto in Europa e il terzo al mondo dietro Stati Uniti e Yemen.

La Serbia nella spirale della violenza

All'indomani di due massacri, la Serbia si è improvvisamente accorta della spirale di violenza in cui è invischiata da anni.

Arabia Saudita e Iran, rispettivamente le due potenze principali del mondo sunnita e sciita in Medio Oriente, preferiscono sfidarsi o scontrarsi in casa d’altri: prima in Iraq, ora in Libano, in Yemen e in Siria. Solo una guerra tra correnti religiose o, semplicemente, tra due potenze regionali per l’egemonia economica e geopolitica della regione?

Arabia Saudita-Iran: lo scontro tra Sunniti e Sciti in Medio Oriente

Arabia Saudita e Iran, rispettivamente le due potenze principali del mondo sunnita e sciita in Medio Oriente, preferiscono sfidarsi o scontrarsi in casa d’altri: prima in Iraq, ora in Libano, in Yemen e in Siria.

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