Capire meglio le questioni ambientali
L’ecologia è parte integrante della nostra offerta editoriale. ARTE offre una serie di programmi per che consentono di scoprire i tesori del nostro pianeta, capire i cambiamenti climatici, ed elaborare soluzioni pratiche per affrontarli.
La serie Frankenstream – un mostro che ci divora ha contribuito a migliorare la consapevolezza dell’inquinamento digitale. Traccia la genesi dello streaming, dai suoi inizi nel 1995, fino ad arrivare a questa tecnologia smaterializzata che richiede un numero infinito di server, cavi, reti e data center per funzionare. Un documentario approfondito che analizza il modo in cui tutti noi consumiamo video e come possiamo scegliere strumenti e impostazioni per ridurre la nostra impronta senza compromettere la qualità della visione.
Streaming, ma consumando meno
La visione di video in streaming consuma molta energia e, quindi, ha un forte impatto ambientale. Scopri qui come regolare le impostazioni di visione per limitare la tua impronta digitale.
Impostazioni per ogni utilizzo
Sul sito web arte.tv o nell’applicazione ARTE, è possibile regolare le impostazioni al fine di ridurre il consumo di dati: vai su ⚙️️ Le mie impostazioni. Le opzioni che hanno un impatto sul consumo energetico sono contrassegnate da un pittogramma (una foglia d’albero 🌿).
È possibile adattare la qualità dei video alle proprie esigenze. Ad esempio, per ridurre il consumo energetico e, quindi, l’impronta di carbonio è possibile scegliere una qualità inferiore quando si ascolta solo l’audio. L’opzione “automatica” selezionerà la migliore qualità possibile in base alla larghezza di banda e alle dimensioni dello schermo.
Per ridurre il consumo di dati, è possibile disattivare l’avvio automatico di programmi e trailer.
Per ridurre il consumo di dati, è possibile disattivare l’avvio automatico del video successivo.
Nell’applicazione mobile ARTE, è possibile scaricare i programmi per poterli visionare ovunque ci si trovi, anche senza connessione. Nelle Impostazioni, è possibile regolare la qualità dei video scaricati e scegliere di scaricare i tuoi programmi preferiti tramite Wi-Fi, a casa, per poi guardarli quando si è fuori casa. La 4G consuma circa tre volte di più rispetto alla rete fissa in fibra ottica (ARCEP, indagine annuale “Pour un numérique soutenable” – Per un digitale sostenibile).
Conservare più a lungo i dispositivi
La produzione dei nostri smartphone, tablet, televisori e computer è una notevole fonte di inquinamento; essa consuma 3/4 delle risorse utilizzate dal settore digitale. Oltre al fatto che un computer portatile di 2 kg richiede l’estrazione di quasi 600 kg di materie prime (ADEME 2022), le nuove versioni dei sistemi operativi ci spingono a sostituire le nostre apparecchiature a un ritmo frenetico, anche quando quelle esistenti sono ancora perfettamente funzionanti. Ecco perché ARTE si impegna a garantire la retrocompatibilità, perché sia possibile guardare ARTE anche con apparecchiature un po’ obsolete.

Gli smartphone vengono spesso sostituiti, ma i loro componenti hanno un forte impatto ambientale e sociale. Un modo per limitare i danni è farli durare il più a lungo possibile. Foto: Frankenstream, il mostro che ci divora © Allso
Come sapere se il mio dispositivo è retro-compatibile?
È possibile utilizzare l’applicazione ARTE con il sistema operativo a partire dalla versione Android 8.
Su Android TV, è possibile navigare sulla piattaforma arte.tv con, ad esempio, un NVidia SHIELD del 2015. Il sistema operativo è retrocompatibile dalla versione Android TV 5.0.
È possibile utilizzare l’applicazione ARTE con il sistema operativo iOS a partire dalla versione 16.
Su Apple TV, è possibile utilizzare l’applicazione ARTE con una Apple TV 4 del 2015, a partire dal sistema operativo Apple tvOS 13.
La piattaforma arte.tv è retrocompatibile con questi browser a partire dalle versioni Chrome 72, Edge 80, Firefox 66 e Safari 11.
Se il computer è su Windows, è sufficiente Windows 7, uscito nel 2009, o qualsiasi altro sistema operativo più recente. Se si utilizza un Mac, è sufficiente una versione OS X Mavericks, uscita nel 2013 e operativa su tutti i dispositivi dal 2008. Tali sistemi, tuttavia, non sono più supportati dai loro stessi produttori e non sono quindi consigliati per la navigazione su arte.tv
L’applicazione di ARTE per HbbTV è compatibile con i televisori che supportano lo standard HbbTV 1.1.1, ossia tutti i dispositivi con meno di 10 anni e dotati di connessione a Internet.
Tuttavia, alcune funzionalità, come l’UHD, o la possibilità di guardare concerti in diretta, sono disponibili solo su televisori più recenti che supportano lo standard HbbTV 2.0.2, commercializzati dopo il 2018. Ciò non impedisce tuttavia l’accesso al catalogo completo e a tutte le altre funzionalità dell’applicazione.
ARTE ottimizza il proprio sistema di navigazione
Lo streaming (visione dei contenuti su arte.tv, YouTube e altre piattaforme di terze parti) genera un forte impatto sulle emissioni di carbonio rispetto alla trasmissione televisiva tradizionale (satellite, DVB-T, cavo o IP-TV). Il nostro obiettivo è ridurre gli effetti nocivi per l’ambiente generati dalla visione di video, offrendo al contempo un’esperienza di qualità sulla nostra piattaforma, grazie all’ottimizzazione della codifica video e dell’hosting, nonché al monitoraggio dell’impronta di carbonio dovuta alla distribuzione.
Più è alta la qualità dei video visionati sulla piattaforma, maggiore è il loro impatto sul pianeta. I nostri team tecnici sono alla ricerca di soluzioni che combinino qualità dell’immagine ed eco-responsabilità. Il nostro sistema di codifica, DeepEncode, riduce il volume dei dati.
La piattaforma arte.tv funziona grazie una rete di distribuzione di contenuti (CDN, Content Delivery Network). Si tratta di un insieme di server distribuiti capillarmente in un’area geografica al fine di trovarsi il più vicino possibile agli utenti finali. Il CDN ci consente di ridurre la distanza percorsa dai file video. Di conseguenza, i contenuti si caricano più velocemente e consumano meno energia. Il nostro fornitore per la rete di distribuzione dei contenuti è Akamai, un’azienda impegnata nella riduzione della propria impronta di carbonio.
Le installazioni tecniche e di raffreddamento sono state aggiornate, ed è stato introdotto un sistema di monitoraggio dell’impatto sulle emissioni di carbonio attraverso misurazioni del consumo energetico “Smart PDU”.