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Sebbene il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) abbia sempre considerato fondamentalmente apolitici i valori dello sport, il rapporto tra sport e politica è cambiato radicalmente negli ultimi anni. La reintegrazione degli atleti russi e bielorussi - sotto una bandiera neutrale - in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata accolta con disappunto, soprattutto in Ucraina. Poco prima dell'inizio dell'offensiva russa contro il suo Paese, l'atleta ucraino Vladyslav Heraskevych espose il cartello "No War In Ukraine" davanti alle telecamere durante la gara di skeleton ai Giochi invernali di Pechino. Dal canto suo, la tennista russa Daria Kasatkina sa bene di essere una privilegiata: ex top10 mondiale, può partecipare ai principali tornei in giro per il mondo, sebbene al giorno d'oggi viaggiare con un passaporto russo sia tutt'altro che semplice.

In Asia centrale, a Kök-Tash (Kirghizistan) viene organizzato ogni anno, in luglio, un torneo di calcio. Agli uomini non è permesso partecipare né assistere. È un modo per le donne di fare sport senza essere osservate o giudicate.

In Medio Oriente, non sono molte le ragazze a praticare lo skateboard. Ma'ayan e Paola sono le fondatrici di "Jerusalem Skater Girls". La loro filosofia è semplice: se sei una ragazza e vuoi misurarti con questa disciplina, sei benvenuta. Ma dai fatti del 7 ottobre in Israele, molte cose sono cambiate...

Quando la Guerra condiziona lo sport

Il rapporto tra sport e politica è cambiato radicalmente negli ultimi anni.

Tracks East

Può sembrare insolito, ma in Afghanistan esistono anche skateboarder, snowboarder e surfisti. Ma non è per tutti: i Talebani, infatti, reprimono anche la libertà di praticare questi sport, perseguitando senza pietà chi partecipa a squadre miste. "Tracks" ha incontrato gli atleti che non smettono di resistere e ispirare i connazionali, offrendo un'immagine alternativa del loro Paese.

Lo sport come resistenza ai Talebani

In Afghanistan esistono anche skateboarder, snowboarder e surfisti. Naturalmente, perseguitati dai Talebani.

Tracks

In una clip pubblicata su "X" nel febbraio 2023 dal Ministero della Difesa ucraino, un atleta russo lancia un giavellotto che si trasforma in un'arma di guerra; ne usciranno a stretto giro altre tre. Il messaggio? Boicottare lo sport dell'invasore...

L'Ucraina, le Olimpiadi e il boicottaggio della Russia

In una clip del Ministero della Difesa ucraino, un atleta russo lancia un giavellotto che si trasforma in un'arma.

Dietro le Immagini

L'hype per i video di arti marziali e per la boxe spinge sempre più influencer a salire sul ring. In che modo questi neofiti social degli sport di combattimento stanno cambiando il volto della MMA, disciplina di nicchia e ancora non professionistica? Una simile sovraesposizione mediatica è davvero necessaria?

Quando gli influencer salgono sul ring

L'hype per i video di arti marziali spinge sempre più influencer sul ring. Tale sovraesposizione è davvero necessaria?

In questo video-parodia, la Russia viene presentata come un Paese che garantisce i valori tradizionali di fronte a un Occidente considerato "perverso". Gli autori del video invitano i cittadini d'oltre Urali a trasferirvisi, con tono ironicamente minaccioso. Con che tipo di propaganda abbiamo a che fare?

Russia: uno strano spot di propaganda

In questo video, la Russia è presentata come la paladina dei valori tradizionali contro l'Occidente "perverso".

Dietro le immagini

Putin che si sfrega le mani dopo l'organizzazione della Coppa del Mondo 2018 in Russia, il Qatar degli Emiri che esercitano il loro soft-power tra Mondiali 2022, sponsorizzazione del Barcellona F.C e proprietà del Paris Saint-Germain... Il calcio, oltre ad essere lo sport 'catartico' per eccellenza che accomuna ricchi e poveri, è un business succoso capace di generare introiti vertiginosi (per i privati) e uno strumento di influenza politica (per gli Stati). Speciale 'Dietro le Mappe'.

Il calcio è un business succoso ma anche uno strumento di influenza politica: speciale 'Dietro le Mappe'.

Dietro le Mappe: Geopolitica del calcio

Nel menu di questo nuovo appuntamento con "Tracks": la generazione Gender Fluid, che rifiuta le etichette e la sessualità binaria; l'influencer spagnola Amalia Ulman, che presenta il suo primo film "El Planeta" al Sundance Festival; l'artista algerino Adel Abdessemed, con le sue opere intrise di violenza; la squadra di e-sport Karmine Corp, impegnata ai campionati europei "League of Legends".

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