ARTE

Parità di genere

Pari opportunità sul lavoro

L’impegno di ARTE sul fronte delle pari opportunità a livello professionale si esprime sia in seno all’impresa che nella sua programmazione. Le iniziative adottate comprendono:

Una politica attiva della promozione della parità di genere in azienda

Questa politica s’iscrive in contesti giuridici diversi, il diritto tedesco applicato ad ARTE Deutschland e quello francese ad ARTE GEIE e ARTE France.

La strategia riguarda in particolare le retribuzioni, le nomine e le carriere. La Rete ha deciso di promuovere proattivamente le donne in azienda. Nell’ambito degli accordi conclusi con i sindacati sulle pari opportunità, l’impegno di ARTE spazia dall’obiettivo di avvicinarsi alla parità nelle posizioni dirigenziali, al lancio di programmi di accesso a formazioni continue di lunga durata per le donne, formazioni online o a distanza, fino alla promozione dello smart working per meglio conciliare la vita professionale e familiare.

Per le retribuzioni, le normative francesi prevedono di eliminare il divario salariale ingiustificato e di applicare il principio «pari salario per pari lavoro». Le imprese con oltre 50 dipendenti sono inoltre tenute a effettuare annualmente una valutazione delle pari opportunità sul posto di lavoro mediante l’Indice di parità donna-uomo. Nel 2023 tale indice era di:

Indice di parità donna – uomo ARTE GEIE: 99/100
Indice di parità donna – uomo ARTE France: 99/100

La lotta contro le molestie sessuali e i comportamenti sessisti

ARTE GEIE si è associata ad ARTE France, al fianco di una ventina di imprese dei media pubblici e privati, per firmare un Codice di buona condotta contro le molestie sessuali e i comportamenti sessisti, elaborato dall’associazione «Pour les femmes dans les médias». In base a tale Codice, ARTE s’impegna in particolare:

  1. a sensibilizzare le collaboratrici e i collaboratori su come riconoscere le molestie sessuali e i comportamenti sessisti, le sanzioni previste per le persone che adottano tali comportamenti;
  2. ad agire grazie all’istituzione di un servizio di ascolto e di aiuto alle vittime o ai testimoni di atti illeciti;
  3. a condividere le buone prassi con altre aziende operanti nel settore dei media e firmatarie del Codice.

La creazione di un contesto favorevole alla promozione della parità e alla rappresentazione femminile nella programmazione

  • Il comitato di selezione Cinema di ARTE France è paritario ed è particolarmente attento a migliorare la rappresentazione femminile fra gli autori e registi.
  • ARTE ha sancito nel suo Progetto di Gruppo l’obbligo di garantire un migliore equilibrio nella presenza di donne e uomini nella programmazione, fra gli «esperti» invitati nelle sue trasmissioni e gli autori dei suoi programmi.
  • La programmazione del festival del cinema europeo online ARTE Kino Festival è assolutamente paritario. ARTE sostiene inoltre le iniziative del collettivo «50/50 en 2020» per una maggiore uguaglianza e diversità nel settore del cinema.
  • Le principali trasmissioni quotidiane della Rete sono presentate soprattutto da donne:
    • «ARTE Journal»: Kady Adoum-Douass, Meline Freda, Marie Labory, Dorothée Haffner con Damien Wanner;
    • «28 minutes» durante la settimana: Elisabeth Quin (le week-end Renaud Dély).
  • In generale, le donne conducono la maggior parte delle trasmissioni:
    • «Le dessous des cartes»: condotto da Émilie Aubry dopo la scomparsa del suo presentatore emblematico, Jean-Christophe Victor;
    • «Invitation au Voyage»: Linda Lorin;
    • «Thema»: Émilie Aubry, Andrea Fies con Thomas Kausch;
    • «ARTE Reportage»: Andrea Fies con William Irigoyen;
    • «Vox Pop»: Nora Hamadi dalla nuova stagione 2018;
    • «ARTE Journal Junior» presentato a turno da tre donne e due uomini (Jakob Groth, Dorothée Haffner, Stefanie Hintzmann, Magali Kreuzer e Frank Rauschendorf);
    • «Kreatur», una trasmissione web trimestrale che dà la parola alle donne e condotta da Marie Labory e Rebecca Donauer.
    • «Twist» presentato da Bianca Hauda et Romy Straßenburg

Un impegno costante nei confronti di autrici, registe e produttrici, dei film che offrono una chiave di comprensione delle condizioni di vita delle donne nel mondo al fine di meglio combattere gli stereotipi:

  • I recenti premi ottenuti dall’emittente evidenziano il suo impegno: Maren Ade (Toni Erdmann – Premio del cinema europeo 2016), Maryam Ebrahimi (Iran-Iraq – Stronger than a Bullet – FIPA d’oro 2018), Virginie Sauveur (Le temps des égarés – Premio del pubblico al FIPA e Pyrénées d’Or per il migliore film TV), Ruth Zylberman (Les enfants du 209 rue saint Saint-Maur, Paris Xe – Menzione speciale al FIPA 2018 e Pyrénées d’Or per il migliore documentario), Barbara Miller (Female pleasure, sulla sessualità delle donne e l’oppressione religiosa – Romy per il migliore documentario cinematografico 2019) o Agnès Varda (Visages Villages – Oscar onorario per Agnès Varda).
  • I nostri documentari affrontano per esempio il trauma subito dalle donne nigeriane vittime di Boko Haram (Les Survivantes de Boko Haram di Gemma Atwal). Analizzano lo sguardo della società sulle donne con i documentari Femmes sans enfants, femmes suspectes di Colombe Schneck o Private Violence di Cynthia Hill sulla violenza domestica. Ma ARTE mostra anche esempi più positivi come il documentario Égalité, parité, volonté – Les femmes leaders di Marita Neher che segue il percorso di tre donne dirigenti oppure Rachel, une ultra-orthodoxe dans l‘urgence di Paula Eiselt sulla storia di Rachel Freier, ebrea newyorchese che sfida le leggi patriarcali della sua comunità chassidica.
  • Fra le nostre fiction, menzioniamo Manon 20 ans, la storia di una ragazza che esce da una comunità educativa residenziale, l’ispettrice Robin nella stagione 2 di Top of the Lake, Loulou, una serie web che segue le esperienze di vita quotidiana di una giovane parigina di 29 anni, o anche la serie Bad Banks, creata e prodotta da Lisa Blumenberg, che mette in scena le vicende della giovane Jana nell’implacabile mondo della finanza.
  • Al cinema, Mustang di Deniz Gamze Ergüven. Il film racconta la storia di cinque sorelle che lottano contro il soffocante potere patriarcale del villaggio turco sperduto in cui abitano. O Drei Tage in Quiberon di Emily Atef toccante biopic dell’attrice Romy Schneider.

Data:

28 Febbraio 2024