Maria-João Pires joue Mozart

Maria João Pires spielt Mozart

Maria-João Pires plays Mozart

Maria-João Pires interpreta Mozart

Maria-João Pires gra Mozarta

La pianista portoghese Maria-João Pires torna ad Aix-en-Provence in occasione del Festival di Pasqua, per suonare il "Concerto per piano n.9 in mi bemolle maggiore" di Wolfgang Amadeus Mozart. Grande conoscitrice del repertorio mozartiano, la solista offre un'interpretazione vivace e raffinata di quest'opera.

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Festival di Pasqua di Aix-en-Provence 2022

La pianista portoghese Maria-João Pires (e Mozart) tornano a Aix-en-Provence per il Festival di Pasqua.

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Dalla Victoria Hall di Ginevra, diretti dal britannico Daniel Harding, due star internazionali come Martha Argerich e Maria João Pires uniscono i loro talenti ai musicisti dell'Orchestra della Svizzera Romanda per interpretare due grandi opere di Mozart e Mahler.

Dalla Victoria Hall (Ginevra)

Martha Argerich e Maria João Pires uniscono i loro talenti per interpretare due grandi opere di Mozart e Mahler.

Martha Argerich & Maria João Pires

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Il Requiem di Mozart è l'opera-chiave del concerto di Barbara Hannigan a Aix-en-Provence; composta nel 1791 per volere dell'eccentrico conte Franz von Walsegg, questa partitura incompiuta è l'ultimo capolavoro del Maestro. Il soprano-direttrice d'orchestra canadese ci farà quindi addentrare in composizioni più contemporanee, con la sua esecuzione del Concerto per violino e orchestra "In Memory of an Angel" di Alban Berg. Per l'occasione, Hannigan ha riunito un ensemble vocale composto da Johanna Wallroth (soprano), Adanya Dunn (mezzosoprano), Charles Sy (tenore) e Yannis François (basso).

Il Requiem di Mozart è l'opera-chiave di questo concerto di Barbara Hannigan a Aix-en-Provence.

Il Requiem di Mozart: dirige Barbara Hannigan

In occasione del 250° anniversario dalla nascita di Ludwig van Beethoven, Philippe Jordan e l'Orchestra Sinfonica di Vienna riportano in scena la mitica serata del 22 dicembre 1808, quando l'immenso compositore presentò la sua "Sesta Sinfonia" - meglio conosciuta come la "Pastorale". 

Philippe Jordan riporta in scena la serata del 22 dicembre 1808, quando Beethoven presentò la sua "Sesta Sinfonia".

Philippe Jordan: la "Pastorale" di Beethoven

Serata da non mancare dalla Philharmonie di Parigi, in compagnia dell'Orchestre National de France: la formazione diretta da Cristian Măcelaru interpreterà alcune composizioni di Hector Berlioz, Camille Saint-Saëns e César Franck, con la partecipazione straordinaria del piani-star Bertrand Chamayou.

Bertrand Chamayou e l'Orchestre National de France

Serata da non mancare in compagnia dell'Orchestre National de France, con la partecipazione del piani-star Bertrand Chamayou.

Berlioz, Saint-Saëns, Franck

Composta tra 1909 e 1910, la Sinfonia n°9 in Re maggiore è un'ode alla musica orchestrale da parte di Gustav Mahler, nella quale questi seppe dispiegare tutta la sua genialità. Nel novembre 2020, il giovane maestro finlandese Klaus Mäkelä ne offrì per la prima volta una sua interpretazione alla Filarmonia di Parigi.

Klaus Mäkelä dirige l'Orchestra di Parigi

Klaus Mäkelä offre, per la prima volta, un'interpretazione della Sinfonia n°9 in Re maggiore di Gustav Mahler.

Gustav Mahler: Sinfonia n°9

Un evento che sancisce la reunion tra la pianista Martha Argerich e il direttore d'orchestra Chung Myung-whun, alla testa dell'Orchestra filarmonica di Radio France. In assenza di pubblico, per via della crisi sanitaria, i due sodali hanno comunque deciso di animare un concerto-omaggio a Sergej Prokofiev: in programma "Concerto per piano n.3 in Do maggiore", composto nel 1921, e le tre suite per orchestra di "Romeo e Giulietta".

La reunion tra la pianista Martha Argerich e Chung Myung-whun per un concerto-omaggio a Sergej Prokofiev.

Omaggio a Prokofiev: Martha Argerich e Chung Myung-whun

Il violoncellista francese Marc Coppey e la Filarmonica di Praga, da lui diretta per l'occasione, ci aprono le porte del Palazzo Buquoy della capitale ceca per un concerto imperdibile, costellato da opere di Mozart, Saint-Saëns, Dvorak, Fauré e Ravel.

Con la Filarmonica di Praga

Il violoncellista francese Marc Coppey e la Filarmonica di Praga ci aprono le porte del Palazzo Buquoy.

Marc Coppey: concerto al Palazzo Buquoy

Per il Festival di Salisburgo 2021, l'Orchestra Filarmonica di Vienna esegue la "Sinfonia n. 3" di Gustav Mahler, con la direzione del maestro Andris Nelsons: un'opera intrisa di nostalgia.

Andris Nelsons e l'Orchestra filarmonica di Vienna

Per il Festival di Salisburgo 2021, l'Orchestra Filarmonica di Vienna esegue la "Sinfonia n. 3" di Gustav Mahler.

Gustav Mahler: Sinfonia n.3

Doppio concerto-evento per festeggiare l'ensemble musicale "Les Percussions" di Strasburgo, giunto al 60° anniversario, e per celebrare il centenario della nascita del compositore Iannis Xenakis.

Pléiades & Persephassa

Doppio concerto-evento per celebrare l'ensemble musicale "Les Percussions" e il compositore Iannis Xenakis.

Iannis Xenakis secondo 'Les Percussions' di Strasburgo

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Tra tutti i (piccoli) vicini di Kiev, la Moldavia è certamente il più fragile. In caso di presa del porto di Odessa, le possibilità che l'esercito russo estenda le proprie operazioni su questo territorio - protetto né dall'ombrello europeo né da quello NATO - sono molto concrete. Dal momento che la Russia ha fatto leva sulle regioni separatiste per invadere l'intera Ucraina, potrebbe fare altrettanto con la Transnistria... Analisi.

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Sebbene gli insulti e le minacce sessiste siano parte del quotidiano di molte donne, colpiscono in particolare giornaliste, attiviste e politiche che si esprimono nella sfera pubblica. Durante i dibattiti, le donne di tutti i partiti ed età vengono interrotte più spesso degli uomin Sui social network, gli uomini compiono anche attacchi organizzati contro coloro che si esprimono sul femminismo. Alcuni sono radicalizzati al punto da provare odio per le donne e commettere omicidi. Questo documentario, che intervista un'ampia gamma di donne, mostra come la violenza di genere colpisce tutte le categorie sociali. 

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Dietro al volto (apparentemente) benevolo di Xi Jinping, si nasconde un leader pronto a tutto per fare della Cina la prima potenza mondiale entro il centenario della Repubblica Popolare Cinese, nel 2049. Questo documentario offre un ritratto senza precedenti del leader di Pechino, mostrando come Il percorso dell'ultimo erede di Mao abbia plasmato le sue scelte politiche.

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A quasi trent'anni dalla fine dell'Apartheid, in Sudafrica gli abitanti del Mpumalanga sono i "dimenticati" della Storia. Gli Zama Zama scendono ogni giorno nelle miniere abbandonate, estraendo chili di carbone da labirinti sotterranei dove si respira a malapena. Tra i più poveri nel paese con il più alto tasso di disuguaglianza al mondo, sfamano le loro famiglie perpetuando un mestiere illegale e pericoloso.

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Se c'è un alleato che ha sempre risposto "presente" agli appelli della Russia, è la Siria di Bachar el-Assad: molte reclute del paese mediorientale hanno infatti accettato di andare a combattere in Ucraina. Quello tra Mosca e Damasco è un asse di lunga data: già in epoca sovietica, l'URSS sosteneva militarmente il regime di Hafez el-Assad, e nel 2015 Putin è stato uno degli attori-chiave della guerra civile siriana. 

Se c'è un alleato che ha sempre risposto "presente" agli appelli della Russia, è la Siria di Bachar el-Assad.

Dietro le Mappe: La Siria in aiuto di Putin

Opera tratta dall'omonima tragedia di Oscar Wilde. Richard Strauss immortala la depravazione di Erode Antipa, re di Giudea, e della sua figliastra Salomè; il sovrano tiene il profeta Jochanaan prigioniero in una cisterna, Salomè vuole sedurlo. Quando lui la respinge, lei costringe il patrigno a servirle la testa mozzata su un piatto d'argento.

Regia di Christof Loy a Helsinki

Il profeta Jochanaan rifiuta le avances di Salomè, che per vendetta chiede al patrigno di mozzargli la testa.

Richard Strauss: "Salomè"

Dopo l'invasione dell'Ucraina, nell'area post-sovietica alcuni temono già che Putin non si accontenti di Kiev. I pensieri convergono soprattutto su Moldavia e Georgia, due territori a loro volta fortemente influenzati da Mosca: ex repubbliche URSS indipendenti dal 1991, non hanno mai davvero tagliato il cordone ombelicale che le lega alla Grande Madre Russia. Analisi.

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