Arte non dispone dei diritti nel paese in cui ti trovi
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52 min
Disponibile fino al 18/05/2025
Per Vladimir Putin, l'Ucraina è una "finzione di Stato": alla stregua degli Zar, si considera "sovrano di tutte le Russie, la Grande, la Piccola e la Bianca". La prima avrebbe la sua capitale a Mosca, la seconda a Kiev, l'ultima a Minsk (Bielorussia). In tempi recenti, proprio quest'ultima è stata - di forza - riportata all'ovile, con l'autocrate Alexander Lukashenko fedele vassallo del Cremlino e supporter n.1 dell'operazione di "denazificazione" dell'Ucraina. Ma se un brodo culturale, linguistico e religioso accomuna questi "Paesi fratelli" da secoli, perché il padrone del Cremlino è contrario a qualsiasi ambizione di autonomia dei suoi vicini? L'Ucraina è così "russa" come sostiene Putin?
La giornalista franco-russa Ksenia Bolchakova e il regista Philippe Lagnier intraprendono un viaggio "identitario" nella società ucraina. Personalità di spicco del mondo slavo, come l'oppositrice del regime bielorusso Svetlana Tikhanovskaya, ma anche leader religiosi e intellettuali, dicono la loro sulla necessità vitale di difendere la loro patria. Decostruendo la narrazione di Vladimir Putin, ribadiscono l'esistenza di una nazione pienamente sovrana.
Regia
Ksenia Bolchakova
Philippe Lagnier
Paese
Francia
Anno
2022