Name: Polonia: il PiS e la minaccia del 'Polexit'
Uploaded: 2021-09-24T15:54:38.000+02:00
Duration: 161 s

Pologne : la menace d'un "Polexit"

Spielt die polnische PiS mit dem "Polexit"?

Could Poland be Heading for a Polexit?

Polonia, ¿cerca de un "Polexit"?

Czy Polsce grozi Polexit?

Polonia: il PiS e la minaccia del 'Polexit'

Gli ultraconservatori polacchi di "Diritto e Giustizia" intendono affermare la supremazia del diritto nazionale su quello europeo, aprendo lo scenario di una sorta di 'Polexit' per via giuridica - soprattutto se i giudici della Corte costituzionale di Varsavia si esprimeranno in tal senso. Le norme europee, in effetti confliggono con le politiche del PiS su temi come libertà di stampa, gestione della frontiera con la Bielorussia e accoglienza dei profughi.

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Gli ultraconservatori polacchi intendono affermare la supremazia del diritto nazionale su quello europeo.

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La percezione dell’invasione dei migranti è alta soprattutto ad Est e nei Paesi Baltici, dove però si registrano pochissime richieste d’asilo. Il controllo e l’organizzazione del flusso dei migranti in Europa sono regolamentati da rigide procedure comunitarie.

Pregiudizio nº 1

L'Europa è invasa dai migranti

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A seguito della delibera del tribunale costituzionale di Polonia, che sancisce la supremazia del diritto nazionale su quello comunitario, lo spettro di una 'Polexit' è più che mai percepito a Varsavia e dintorni. Migliaia di cittadini, tra cui il capo dell'opposizione al governo ultraconservatore Donald Tusk, sono scesi in piazza per riaffermare il loro attaccamento all'Europa.

Migliaia di cittadini polacchi sono scesi in piazza per riaffermare il loro attaccamento all'Europa.

Polonia: cittadini che dicono No al 'Polexit'

La situazione dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia è in caduta libera: a settembre 2021, circa 9 mila persone (due volte di più che in estate) hanno tentato di raggiungere illegalmente il territorio polacco, con l'obiettivo di raggiungere la Germania in seguito. Visto il rinnovo dello stato di emergenza a Varsavia, l'area è praticamente off-limits per ONG e giornalisti, che come la nostra Ulrike subiscono restrizioni e intimidazioni.

La situazione dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia è in caduta libera.

Il dramma dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia

L’ONU ha recentemente qualificato i bombardamenti ordinati dal generale Haftar sul campo profughi di Tagiura (Libia) in termini di violazione del diritto internazionale umanitario. L’attacco è stato sferrato utilizzando dei caccia Mirage 2000-9, probabilmente in dote all’aviazione militare degli Emirati Arabi Uniti… ma di fabbricazione francese. Le transazioni commerciali tra industrie europee (come Dassault) e le forze impegnate nell'area sembrano contravvenire all'embargo deciso dalle stesse Nazioni Unite.

I bombardamenti sul campo profughi di Tagiura (Libia) sono opera di caccia Mirage 2000-9, di fabbricazione francese.

Libia: le imprese francesi che alimentano il conflitto

Giunta al suo quarto mandato di Cancelliera, Angela Merkel è certamente la figura politica più in vista dell’Unione europea. Si può dire che è il suo governo a decidere le politiche economiche e monetarie per tutti gli altri paesi dell’Eurozona?

Pregiudizio nº 2

La Germania decide tutto in Europa

Quali saranno gli effetti della Brexit sul mercato immobiliare di Francoforte? 

My personal Brexit

Daniel, agente immobiliare a Francoforte

Xavier è il  "newscoord" di ARTE Journal, il TG di ARTE, e si occupa di monitorare le immagini che arrivano dalle agenzie. Della Brexit, ne ha avuto già abbastanza...

Xavier, alla ricerca di immagini

Antje ha un negozio di prodotti di britannici a Berlino, e ha paura di dover chiudere quando la Brexit si sarà consumata. I clienti vanno da lei per comprare marmellate, ma anche per discutere di politica. 

Antje ha un negozio di prodotti di britannici a Berlino, e ha paura di dover chiudere quando la Brexit si sarà consumata.

Antje, negoziante di prodotti inglesi a Berlino

Termine corsa per il corrispondente di ARTE in Italia: nonostante la riduzione del traffico ferroviario Gustav Hofer raggiunge Milano, vera e propria capitale dell’epidemia; la città più dinamica del paese è paralizzata e letteralmente “silenziata” dal virus. La statua della Madonnina sovrasta una Piazza Duomo spettrale, ma anche nel regno della solitudine germogliano piccole forme di solidarietà.

Viaggio nell'Italia in quarantena (4/4)

Termine corsa per il corrispondente di ARTE: Milano, capitale dell’epidemia, paralizzata e silenziata dal virus

'Miracolo' a Milano? La solidarietà durante l'epidemia

La Conferenza di Berlino (gennaio 2020) aveva messo d’accordo i paesi europei sulla necessità di fermare l’escalation di violenze in Libia, un proposito poi fatto proprio dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione che dispone l'embargo su armamenti e altre forniture in arrivo da Stati terzi. Eppure, la Turchia di Erdogan - attore centrale nel bel mezzo della guerra civile tra Haftar e Serraj - approfitta dell’assistenza tecnica del colosso dell’aviazione Airbus nell’ambito delle operazioni militari a Misurata e dintorni. L’azienda sta violando (indirettamente) lo stop ONU all’afflusso di armi?

La Turchia gode dell’assistenza tecnica di Airbus per le sue operazioni militari Libia: l'azienda viola l'embargo ONU sulle armi?

Libia: Airbus sta violando l'embargo sulle armi?

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Su di loro grava il divieto di sposarsi e di fare figli. Sprovvisti di documenti, non possono salire su un banalissimo treno. Condannati a una non-vita, condannati ad essere di troppo: questo è il destino degli individui nati "clandestinamente" in Cina in violazione della legge sul figlio unico in vigore dal 1979 - sotto il regime di Deng Xiaoping - fino al 2013.

ARTE Reportage

Sono condannati a una non-vita: questo è il destino dei nati in Cina in violazione della legge sul figlio unico.

Cina: la politica del figlio unico e i "bambini fantasma"

In Libia, migliaia di migranti provenienti dal resto dell’Africa stazionano nei centri di detenzione in condizioni disumane, in attesa che in Europa si decida sulla loro sorte. Ufficialmente riconosciute dalla comunità internazionale e gestite dal governo libico, queste strutture sono in realtà dei veri e propri campi di lavoro forzato, tortura e violenza nelle mani di milizie corrotte, per le quali il traffico di migranti è una gallina dalle uova d’oro. Mentre la Corte Penale Internazionale indaga sulle violazioni dei diritti umani che vi sono perpetrate, questo documentario cerca di aprirci gli occhi davanti ad un sistema criminale sul quale governi e istituzioni europee, da tempo, li tengono ben chiusi.

Migliaia di migranti dall'Africa subsahariana stazionano nei centri di detenzione in Libia, in condizioni disumane.

Centri di detenzione in Libia: la vergogna dell'Europa?

La Russia è il paese più esteso del mondo: 20 mila chilometri di frontiera terrestre, 11 fusi orari diversi dagli Urali all'estremo oriente. Con un leader incontrastato da più di 20 anni al Cremlino, Vladimir Putin, incarnazione di ambizioni di rinnovata grandezza per l'ex potenza imperiale e sovietica. Eppure, simili sogni devono fare i conti con la dura realtà: demografia stazionaria, disparità regionali in crescita e un'economia "solo" all'11° posto tra i paesi più industrializzati.

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Con l'inaugurazione tanto attesa (nel luglio 2021) dello Humboldt Forum, Berlino ha "ritrovato" il suo Castello nel cuore dell'isola dei musei. L'ex palazzo imperiale, danneggiato nel 1945 dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fu raso al suolo nel 1950 per far spazio alla sede del Parlamento della RDA, quindi nuovamente demolito dopo la riunificazione tedesca. La ricostruzione, nel rispetto dell'identità barocca originaria, ha però sollevato diverse polemiche: come giustificare la rinascita di un simbolo dell'epoca coloniale, che per giunta contiene al suo interno collezioni dedicate alle arti dei continenti extraeuropei? Questo documentario di Dag Freyer e Friederike Schlumbom ripercorre la genesi di uno spazio culturale e le controversie ad esso legate.

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"Una guerra finisce il giorno in cui il soldato fa ritorno al proprio paese": parola del colonnello Jeltakov, veterano della decennale guerra condotta dall'Unione Sovietica in Afghanistan (1979-1989). Di quel conflitto da cui i russi uscirono sconfitti e umiliati, egli ricorda sempre una lista di 284 nomi. Quelli dei combattenti scomparsi, senza lasciare alcuna traccia: i "dispersi dell'Armata Rossa".

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"La nostra stanchezza non è niente paragonata al loro dolore". Massimo, veterinario 54enne di un piccolo borgo del Piemonte, ha adibito la sua dimora a clinica per ricci in precarie condizioni di salute. Questi piccoli animali, fragilissimi nonostante gli aculei protettivi, sono peraltro un vero e proprio indicatore biologico: la loro lenta scomparsa è il sintomo di un ambiente sempre più danneggiato. Reportage.

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Da settimane, davanti alle stazioni di rifornimento, in Libano si formano code chilometriche nelle ore precedenti gli orari di apertura. La penuria di benzina e carburante è un vero dramma nel paese, in cui uno Stato in bancarotta e in preda alla corruzione sembra incapace di ovviare al problema. Anche sul fronte dell'approvvigionamento di idrocarburi, Beirut sprofonda sempre di più nel caos.

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"Come se qualcuno ti staccasse la spina". Riportando alcune testimonianze dirette, questo documentario indaga sui risvolti sanitari e umani della ME-CFS, conosciuta anche come 'Sindrome da Fatica cronica': una malattia sottovalutata e per la quale la ricerca è (per il momento) sottofinanziata, mentre coloro che ne sono affetti vengono lasciati soli, aggrappati alle cure delle proprie famiglie.

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Negli ultimi 15 anni, conflitti e violenze legati al narcotraffico in Messico hanno causato più di 250 mila morti nonché decine di migliaia di dispersi. I Signori della Droga reclutano infatti tra gli abitanti per alimentare la rete dello spaccio, per poi uccidere i testimoni più scomodi. Un sistema fondato sul terrore e sullo strazio delle famiglie dei desaparecidos.

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In Myanmar (ex Birmania) il culto del Buddha non è necessariamente silenzioso o discreto: ne sono una prova le grandi feste popolari, ma soprattutto l'opulenza delle statue fabbricate - e donate - in suo onore. A Mandalay, principale città del nord nonché motore economico del paese, artigiani specializzati sfornano migliaia di raffigurazioni del "Sublime" in marmo bianco. Reportage.

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Stilista della letteratura o virus della cultura? Ernst Jünger è uno degli scrittori tedeschi più controversi del XX secolo: sprezzante nei confronti della democrazia parlamentare e delle istituzioni della fu Repubblica di Weimar, il suo slancio nazionalista gli è valsa l'etichetta di "precursore del Nazismo". Come giudicare l'opera intellettuale di Jünger? Leggendo gli scritti degli anni '20, condizionati dal sentimento di umiliazione instillato dalla sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, o attraverso la testimonianza sul decadimento della natura, legata alla passione entomologica per i coleotteri? “Ovunque esistono personalità nobili ed è a loro che bisogna interessarsi”: il suo ritratto firmato Falko Korth.

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La Belle Epoque di Parigi attraverso una straordinaria collezione di fotografie di fine XIX secolo-inizio Novecento, in pieno boom della fotografia di strada.

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Nell'arcipelago delle isole Eolie (Sicilia), la piccola Stromboli è conosciuta per un vulcano assai capriccioso e una popolazione striminzita: 300 anime, tra agricoltori e soprattutto pescatori, che sapendo "leggere i segnali della natura" hanno scelto di restare nonostante il pericolo. E che tramandano ai propri discendenti un modello di pesca sostenibile e di sussistenza, senza ricorrere a tecniche moderne, tenendosi ben alla larga dalla società dei consumi.

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Stromboli: la terra del fuoco

"Disegnare i corpi è disdicevole? Me ne frego". Con questo documentario ci immergiamo nella sub-cultura del fumetto nel mondo arabo, bussando alla porta di quattro disegnatrici dal forte impegno politico, espresso attraverso le loro strisce. Dieci anni dopo lo scoppio delle Primavere arabe, la tunisina Nadia Khiari, la libanese Lena Merhej, la marocchina Zainab Fasiki e l'egiziana Deena Mohamed ci accolgono nei loro rispettivi atelier, raccontandoci le loro lotte matita alla mano.

Vento di rivolta (al femminile)

Quattro fumettiste arabe ci accolgono nei loro atelier, raccontandoci le loro lotte politiche... matita alla mano.

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Ha governato per ben 16 anni, più di ogni altro leader politico in Europa occidentale dall'inizio degli anni 2000; è conosciuta per la sua pacatezza e il realismo con cui è riuscita a gestire le crisi. Ma sulla questione afghana e sulle politiche ambientali, molti le rimproverano ambiguità e tentennamenti: ecco come Angela Merkel, "Mutti", è vista dai cittadini di Berlino.

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Ispirati dal principio della libertà di espressione, i social network si pongono ormai la questione dei suoi limiti...

Geopolitica dei social network

Disturbano, occupano spazio e continuano a perseguitarci. Dittatori, protagonisti di pagine vergognose della storia o opere di scultori controversi, alcune statue scaldano gli animi. Dalla testa della famosa statua di Lenin, alle raffigurazioni razziste dell'era coloniale tedesca, una riflessione sulle statue più problematiche di Berlino. 

Ginnastica culturale

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