Afghanistan: Von Kabul zu den Olympischen Spielen

ARTE Reportage

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Afghanistan : de Kaboul à Tokyo, un destin olympique

La ciclista Masomah Alizada, della minoranza hazara in Afghanistan, ha coronato il suo sogno a Tokyo 2020: partecipare alle Olimpiadi come membro della squadra dei rifugiati del Comitato Olimpico Internazionale, in qualità di beneficiaria diritto di asilo in Francia da quattro anni. La sua storia inizia infatti nel 2015, quando si allenava ancora a Kabul sotto le minacce e le vessazioni dei Talebani (destinati a tornare al potere proprio nell’estate dei cinque cerchi): ecco come Patrick e Thierry Communal, suoi mentori sportivi al suo arrivo in Europa, l’hanno aiutata a rialzarsi e a raggiungere l’obiettivo.

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<p>La ciclista Masomah Alizada, della minoranza hazara in Afghanistan, ha coronato il suo sogno a Tokyo 2020: partecipare alle Olimpiadi come membro della squadra dei rifugiati del Comitato Olimpico Internazionale, in qualità di beneficiaria diritto di asilo in Francia da quattro anni. La sua storia inizia infatti nel 2015, quando si allenava ancora a Kabul sotto le minacce e le vessazioni dei Talebani (destinati a tornare al potere proprio nell’estate dei cinque cerchi): ecco come Patrick e Thierry Communal, suoi mentori sportivi al suo arrivo in Europa, l’hanno aiutata a rialzarsi e a raggiungere l’obiettivo.</p>

Da Kabul a Tokyo: il sogno olimpico delle cicliste

Ecco come la ciclista Masomah, della minoranza hazara in Afghanistan, ha coronato il suo sogno a Tokyo 2020.

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Il campo profughi di Moria, sull'isola di Lesbo (Grecia), dal 2015 identificato dall'Europa come hot-spot per la registrazione dei migranti, presenta ormai le stesse condizioni igienico-sanitarie di una baraccopoli. Già colpito da un terribile incendio nel 2020, il sito concentra oltre 20mila anime in un clima di insicurezza, assenza di diritti e paura per il diffondersi del Covid. Padre Maurice Joyeux e Mortaza Behboudi ci aprono le porte di questo piccolo Inferno.

Moria: un campo profughi in balia della pandemia

Padre Maurice Joyeux e Mortaza Behboudi ci aprono le porte del piccolo Inferno di Moria, il campo profughi di Lesbo.

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Minacce di morte, insulti, fino alla completa rottura dei legami con la propria famiglia: ecco a cosa può andare incontro un musulmano che volta le spalle alla religione. L'apostasia è condannata dal Corano: chi si allontana dall'Islam - dunque etichettato come kafir - rischia una punizione divina. Questo reportage racconta le vicissitudini di quattro persone "vittime" delle loro scelte.

A cosa può andare incontro un apostata nel mondo islamico, un musulmano che volta le spalle alla religione?

Re: Allah addio - Musulmani che abbandonano la fede

Lontano dai riflettori e in punta di piedi, la Corea del Nord è entrata nel club dei possessori dell'arma atomica. Com'è stato possibile che questo (poverissimo) stato totalitario di ispirazione comunista, messo ai margini della comunità internazionale, sia riuscito a dotarsi di simile arsenale? Il segreto lo conoscono solo coloro che fanno (o facevano) parte del sistema: dal banchiere del regime di Kim Jong-un al diplomatico, passando per funzionari e faccendieri, ci sono voluti diversi anni per mettersi sulle loro tracce e realizzare questa straordinaria inchiesta firmata Marjolaine Grappe, insignita del premio Albert Londres nel 2018.

Com'è stato possibile che la Nord Corea di Kim Jong-un sia riuscita a dotarsi di un arsenale nucleare?

Corea del Nord: tutti gli uomini di Kim

Negli ultimi cinque anni CCTV, la televisione pubblica cinese che trasmette in diverse lingue, ha trasmesso un centinaio di confessioni forzate di dissidenti o attivisti per i diritti umani, nelle ore di maggiore audience. Si tratta un meccanismo ben rodato, ormai istituzionalizzato dal potere di Pechino, per mettere alla gogna chiunque contesti l'autorità del regime. 

Cina: confessioni forzate su CCTV

Negli ultimi cinque anni CCTV, la televisione pubblica cinese che trasmette in diverse lingue, ha trasmesso un centinaio di confessioni forzate di dissidenti o attivisti per i diritti umani, nelle ore di maggiore audience. 

L'agghiacciante testimonianza di tre donne Tutsi, che accusano i soldati dell'esercito francese di stupro e violenza nei campi profughi durante il genocidio in Ruanda del 1994. Un documentario co-realizzato dallo scrittore Gaël Faye.

Tre donne Tutsi accusano i soldati dell'esercito francese di stupro, durante il genocidio in Ruanda del 1994.

ARTE Reportage: Ruanda, il silenzio delle parole

A inizio anni '80, le carceri degli Stati Uniti "ospitavano" meno di 25mila donne; 40 anni dopo, se ne contano più 230mila. La quota di detenute aumenta due volte più velocemente della popolazione maschile: come si spiega questo fenomeno? Mostrando l'esempio dello stato dell'Oklahoma, che vanta il record negativo, questo reportage descrive la dura realtà che si cela dietro i numeri.

La vita nelle carceri femminili degli Stati Uniti

La quota di detenute negli USA aumenta due volte più velocemente di quella maschile: come si spiega tale fenomeno?

In Repubblica Democratica del Congo, Jean-Patrice Keka e il suo team di "Galassionauti" hanno lanciato cinque razzi in 10 anni (con esiti altalenanti), riuscendo però ad attirare centinaia di studenti bramosi di un futuro nello spazio anche per l'Africa. Tra qualche mese, grazie ad un finanziamento partecipativo, verrà lanciato "Troposphère 6", alto 15 metri e capace di raggiungere un'altitudine di 200 km. Un primo passo verso le stelle per tutto un continente.

Congo: una porta verso le stelle

Jean-Patrice Keka e il suo team di "Galassionauti" fanno sognare la Repubblica Democratica del Congo.

Occorrono due Olga per rendere felice il villaggio di Ust-Talma, situato nella taiga. Mentre la prima porta la posta, la pensione e i pettegolezzi, la seconda si prende cura della salute degli abitanti. Mentre la maggior parte dei villaggi russi sta morendo, Ust-Talma mantiene la sua popolazione e attira persino le famiglie urbane, che riportano in vita le case vuote.

Una porta loro la posta, l'altra si prende cura della loro salute: un villaggio della taiga vive bene grazie a due Olga.

Re: La vita nella taiga siberiana

Vira, ucraina ottantenne, è tornata nel suo villaggio, da cui era fuggita a causa della guerra. Per lei, le tradizioni contano: era fuori questione cuocere i suoi dolci pasquali ovunque tranne che nel suo forno, sopravvissuto fortunatamente ai bombardamenti russi. Unreportage dei colleghi Alla Khotsianivska e Daniel Kossakivskii per TSN 1+1.

I dolci di Pasqua di Vira

Vira, un'ucraina di 80 anni, è tornata nel suo villaggio per cuocere i dolci pasquali.

Ucraina: la guerra vista dall'interno

Molte strade e piazze ucraine sono intitolate a città o personalità note di Russia. Ma la guerra ha posto un dilemma: è necessario ribattezzarle, per mettere in risalto personalità ucraine? Le opinioni sono divergenti...

La "de-russificazione" delle vie di Kiev

La guerra pone il dilemma: è necessario ribattezzare strade e piazze intitolate a città o personalità russe?

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Celebrata inizialmente come un gioiello della tecnica, diventerà il simbolo della sconfitta della Francia nel 1940. La costruzione della linea Maginot, tracciato fortificato ubicato lungo la frontiera orientale, risale agli anni '30 del XX secolo; al tempo, i francesi volevano esorcizzare il trauma della Grande Guerra, con più di un milione di soldati morti e intere regioni devastate. Per proteggere la nazione da un nuovo attacco, politici e militari optarono per una linea di difesa fortificata, un progetto che deve il suo nome a quello del ministro della guerra dell'epoca, André Maginot.

Celebrata inizialmente come un gioiello della tecnica, diventerà il simbolo della sconfitta della Francia nel 1940.

La Linea Maginot - La Muraglia francese

Opera tratta dall'omonima tragedia di Oscar Wilde. Richard Strauss immortala la depravazione di Erode Antipa, re di Giudea, e della sua figliastra Salomè; il sovrano tiene il profeta Jochanaan prigioniero in una cisterna, Salomè vuole sedurlo. Quando lui la respinge, lei costringe il patrigno a servirle la testa mozzata su un piatto d'argento.

Regia di Christof Loy a Helsinki

Il profeta Jochanaan rifiuta le avances di Salomè, che per vendetta chiede al patrigno di mozzargli la testa.

Richard Strauss: "Salomè"

Sul web, video virali e forum di discussione decantano le virtù della cannabis terapeutica, alimentando le speranze dei pazienti con patologie croniche o molto gravi. Ma trattasi di progressi reali? Dal 2017, in Germania una legge ne consente il consumo a titolo di tentativo estremo laddove altre terapie hanno già dato risultati fallimentari; in questi casi, la cannabis è venduta dietro ricetta e può essere rimborsata dalla previdenza sociale. Mentre alcuni medici, come la psicologa Eva Hoch, ritengono che la conoscenza in materia sia ancora insufficiente, altri difendono questo tipo di cure alla luce degli effetti benefici riscontrati a livello empirico. Certo è che non tutti i pazienti sono uguali di fronte alla cannabis. Un documentario illuminante sul (faticoso) percorso di uno stupefacente verso l'utilità sociale.

Sul web, video virali e forum di discussione decantano le virtù della cannabis terapeutica. Trattasi di progressi reali?

Cannabis terapeutica: l'erba della discordia

Dietro al volto (apparentemente) benevolo di Xi Jinping, si nasconde un leader pronto a tutto per fare della Cina la prima potenza mondiale entro il centenario della Repubblica Popolare Cinese, nel 2049. Questo documentario offre un ritratto senza precedenti del leader di Pechino, mostrando come Il percorso dell'ultimo erede di Mao abbia plasmato le sue scelte politiche.

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Di fronte all'invasione dell'Ucraina e all'inasprimento del regime, come avranno reagito i russi? Come risponderà la società alle pesanti sanzioni economiche decise dal resto del mondo? Se da un lato rimane il mistero sul reale sostegno popolare ai piani di Putin, d'altra parte la certezza è che questo colosso militare, nonché grande esportatore di materie prime, soffre di profonde disuguaglianze intestine.

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Dietro le Mappe: La Russia resisterà alle sanzioni?

L'attività diplomatica del presidente ucraino Zelensky non si ferma: se i negoziati con Putin per mettere fine alla guerra avessero luogo, il Cremlino chiederebbe la neutralità di Kiev e la rinuncia di quest'ultima ad aderire alla Nato. Uno scenario alla "finlandese", paese neutrale dal 1947, ma che ora è in procinto di cambiare la sua storica posizione geopolitica...

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Situata a un centinaio di chilometri a est di Odessa, nell'Ucraina meridionale, la città di Kherson è stata rapidamente conquistata dalla Russia il 2 marzo. Da allora, gli abitanti vivono sotto l'occupazione russa: lì le informazioni sono controllate, le reti di comunicazione stanno fallendo e i negozi fanno fatica a reperire le merci. La nostra collega ucraina Svitlana Pavuk ci racconta questa vita quotidiana per TSN 1+1.

Kherson, vivere sotto l'occupazione russa

La città di Kherson è stata rapidamente conquistata dalla Russia il 2 marzo.

Così come pianificarono ed eseguirono rastrellamenti e stragi, i Nazisti dovettero altrettanto meticolosamente procedere a cancellare le tracce dei loro crimini. Se le vittime venivano inizialmente seppellite in fosse comuni, si temette in seguito che con la controffensiva dell'Armata Rossa (quindi un rovesciamento dell'esito della guerra) simili atrocità sarebbero state scoperte. Tra 1942 e 1944, dunque, l'esercito tedesco si impegnò a dissimulare le prove dei misfatti: la chiamarono "Operazione 1005". Per farlo, spesso mobilitavano dei commando composti da ebrei, destinati poi ad essere giustiziati. Ancora oggi tante famiglie tentano di far luce sulle tristi vicende dei loro antenati.

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Così come eseguirono rastrellamenti e stragi, i Nazisti dovettero altrettanto meticolosamente cancellarne le tracce...

Operazione 1005

In diretta dal Teatro Real di Madrid, l’adattamento del capolavoro di Prokofiev firmato da Calixto Bieito, regista provocatorio.

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L’adattamento del capolavoro di Sergej Prokofiev messo in scena da Calixto Bieito, noto per le sue interpretazioni provocatorie e radicali.

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A Mariupol sono impegnate nei combattimenti anche truppe cecene, note per i loro metodi sanguinari, anche se molti lottano al fianco degli ucraini. I Ceceni hanno già sperimentato il cosiddetto "metodo Putin": un'invasione del loro paese, riluttante a tornare nell'orbita di Mosca, che culmina nella nomina alla sua testa di un "fedelissimo" del Cremlino come Ramzan Kadyrov.

A Mariupol sono impegnate nei combattimenti anche truppe cecene, note per i loro metodi sanguinari.

Dietro le Mappe: Putin e il fedele ceceno Kadyrov

Da quando miniere e acciaierie hanno chiuso i battenti, nel piccolo villaggio di Bessèges (Massiccio centrale francese), la povertà è diventata una compagna di vita per molti abitanti: anziani e uomini soli vagabondano per le vie del paese come fossero dei “Robinson Crusoe dei sussidi sociali”. Nonostante tutto, questi volti accarezzati dalla miseria non rinunciano alla loro felicità quotidiana. Manuela Frésil ci regala un toccante ritratto dei ceti più umili di Francia: quando il realismo si mescola alla poesia.

Di Manuela Frésil

Da quando miniere e acciaierie hanno chiuso i battenti, nel villaggio di Bessèges, la povertà è diventata una compagna di vita.

I soldi non fanno la felicità... dei poveri

Pop, afrobeat, alternative rock, funk psichedelico... Ciascuno di questi mondi è racchiuso nel piccolo universo di Damon Albarn, già eminenza grigia dei Blur e dei Gorillaz, ma anche testa pensante di The Bad & The Queen e Rocket Juice & The Moon. Al Festival ARTE Concert, interpreterà live The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows, nuovo progetto solista poetico ed orchestrale: una dichiarazione d'amore nei confronti dell'Islanda.

Festival ARTE Concert 2021

Damon Albarn interpreta The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows, nuovo progetto solista poetico ed orchestrale.

Damon Albarn

Tra tutti i (piccoli) vicini di Kiev, la Moldavia è certamente il più fragile. In caso di presa del porto di Odessa, le possibilità che l'esercito russo estenda le proprie operazioni su questo territorio - protetto né dall'ombrello europeo né da quello NATO - sono molto concrete. Dal momento che la Russia ha fatto leva sulle regioni separatiste per invadere l'intera Ucraina, potrebbe fare altrettanto con la Transnistria... Analisi.

Tra tutti i vicini di Kiev, la Moldavia è certamente il più fragile: un territorio protetto né dall'UE né dalla NATO.

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In Giappone, tre adulti sono sedotti dallo charme di Rinko, una liceale del videogame Love Plus. Questa infatuazione virtuale li porterà a passare un intero fine settimana nella città balneare di Atami, dove nello stesso hotel conosceranno una coppia di adolescenti - Kentaro e Kyoko - alle prese con il loro primo week-end d'amore. Ma Kentaro si lascerà a sua volta stregare da Rinko; messa da parte la gelosia, Kyoko comincerà a studiare da vicino questa "rivale" che sembra aver infettato i cuori di tutti gli uomini del paese.

In Giappone, tre adulti sono sedotti da Rinko, personaggio da videogame. L'infatuazione virtuale sembra coinvolgere tutti gli uomini del paese.

La fidanzata perfetta

Il bassista, cantante e compositore di fama internazionale Avishai Cohen è in concerto privato al Théâtre du Maillon di Strasburgo. Accompagnato dalla sua nuova formazione in trio composta dal batterista Roni Kaspi e dal suonatore di pina Elchin Shirinov, il jazzista presenta il suo prossimo album "Shifting Sands".

Théâtre du Maillon, Strasburgo

Accompagnato dal suo trio, il bassista jazz Avishai Cohen presenta il suo album "Shifting Sands" in un concerto privato.

Avishai Cohen Trio

Il 13 marzo 2022, la base ucraina di Yavoriv è stata colpita da missili russi, con un bilancio di 35 morti e 134 feriti. Questo sito militare, secondo molti, serve da hub per la consegna degli aiuti militari a Kiev da parte dell'Europa: nella prospettiva di Mosca, tali luoghi diventano "obiettivi legittimi" dell'offensiva. Come deve comportarsi la NATO in casi del genere? Il punto sulla presenza dell'Alleanza Atlantica attorno all'ex Cortina di Ferro.

La base di Yavoriv, presunto hub per la consegna di armi agli ucraini, è stata colpita da missili russi. Come deve comportarsi la NATO?

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