L'URSS a 30 anni dalla caduta: quale eredità?

Il 25 dicembre 1991, l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche cessava di esistere: per l'attuale presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, si trattò della "più grande catastrofe geopolitica del XX secolo". Chi ha tratto giovamento e chi è stato penalizzato da quello storico collasso? Negli ultimi tre decenni, l'ingresso delle nazioni post-sovietiche nell'era del liberalismo politico ed economico ha avuto un impatto altalenante: nei paesi baltici, la democrazia è fiorita sull'esempio dell'Europa occidentale e dei suoi valori; in Asia centrale, "ventre molle" dell'area per via delle infiltrazioni islamiste, il modello dominante è invece quello dell'autocrazia russofila. Le relazioni con la NATO sono inoltre sempre più tese, sullo sfondo di una nostalgia diffusa per la grandeur comunista. Ciononostante, a detta dello stesso Putin, "Chi non rimpiange l'URSS non ha cuore, chi ne desidera il ritorno non ha cervello". In questo documentario, lo stato dell'arte di ciò che resta di una (ex) potenza del vecchio globo bipolare, costretta a scendere a patti con un mondo totalmente nuovo.