Low-tech

Mit Kompass und Köpfchen auf hoher See

Morscy nomadzi

Nomade des mers,  les escales de l'innovation

Low Tech on the High Seas

Pirati low-tech: i porti dell'innovazione

Corentin de Chatelperron torna in mare sul suo catamarano per nuove tappe alla scoperta di prospettive low-tech. Oggi: a Taiwan, il paradiso dell'alta tecnologia, Corentin si chiede come creare un computer utilizzando componenti di scarto.

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L'ingegnere Corentin de Chatelperron ed i suoi compagni del Low-tech Lab si imbarcano a bordo della nave Nomade des mers per un tour intorno al mondo, dall'Asia al Messico. Ogni scalo è un'opportunità per incontrare stimolanti inventori che ideano prodotti a bassa tecnologia: studenti e imprenditori, ma anche appassionati di fai-da-te e scienziati.

I porti dell'innovazione

Pirati del Low-tech

I computer riciclabili di Taiwan

A Taiwan, paradiso hi-tech, Corentin si chiede come creare un computer con componenti riciclati.

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Il catamarano di Corentin de Chatelperron torna tra le onde per raggiungere nuovi porti - e scoprire ingegnose alternative low-tech. Accompagnato da Coline, uno specialista del compostaggio, in Malesia scopre un sistema efficiente per eliminare i rifiuti: l'uso di larve di mosca che abbattono la materia organica.

Rawang, Malesia

In Malesia hanno trovato delle nuove alleate per eliminare i rifiuti: le larve di mosca.

L'ingegnere Corentin de Chatelperron naviga in tutto il mondo alla ricerca di processi innovativi a bassa tecnologia: l'alternativa economica, sostenibile e semplice all'high-tech. In questo episodio, Corentin scopre una lampada solare fai-da-te realizzata con bottiglie di plastica a Manila.

Le lampade solari di Manila, Filippine

Una lampada solare fai-da-te realizzata con bottiglie di plastica: è possibile?

L'ingegnere Corentin de Chatelperron è tornato in mare sul suo catamarano per esplorare prospettive low-tech. Oggi: Corentin e il suo equipaggio attraccano sull'isola di Okinawa in Giappone. Lì, e specialmente nelle grandi città, usare le mosche per compostare i rifiuti è complicato. Fortunatamente esiste una vecchia tecnica giapponese di compostaggio: il "bokashi".

Il "bokashi" di Okinawa

A Okinawa per riscoprire una vecchia tecnica giapponese di compostaggio: il "bokashi".

Corentin e l'equipaggio del Low-tech Lab si fermano a Kamikatsu per imparare a gestire meglio i loro rifiuti. I residenti sono sulla buona strada per vincere questa incredibile sfida, grazie al riutilizzo delle risorse, un approccio di economia circolare implementato a livello di villaggio, una filosofia minimalista e un principio: "Il miglior rifiuto è quello che non produciamo".

Riciclo e minimalismo tra Kamikatsu e Tokyo

A Kamikatsu per imparare a gestire meglio i rifiuti, prima di partire per Tokyo.

Dopo due mesi di traversata del Pacifico, la Nomade des Mers attracca allo Yacht Harbor di San Francisco. Corentin viene affiancato da Caroline Plutz, una giovane designer che lavora con un materiale vivo a base del micelio dei funghi, in grado di sostituire la plastica.

I funghi di San Francisco

A San Francisco per scoprire gli oggetti di uso quotidiano costruiti grazie al micelio dei funghi.

A bordo del suo catamarano, l'ingegnere Corentin de Chatelperron si reca nel New Mexico, dove si riciclano materiali di recupero per costruire case chiamate "earthship" - letteralmente "navi terrestri".

Le "earthsip" di Taos, Stati Uniti

Corentin visita una comunità autosufficiente nel New Mexico che vive in case sostenibili.

La Nomade des Mers attracca a Puerto Vallarta, nello stato di Jalisco, nel Messico centrale. Dato che la barca si trova di nuovo in una zona calda, a bordo è un'esplosione di verde. Nella regione del Chiapas, Corentin de Chatelperron si propone di incontrare una comunità che produce cibo attraverso tecniche agricole ancestrali.

La "milpa" del Messico

Nel Chiapas alla scoperta di una comunità che produce cibo attraverso tecniche agricole ancestrali.

Pirati del Low-tech - I porti dell'innovazione

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Come vivono le persone in Arabia Saudita, uno dei paesi più conservatori e più ricchi del mondo? Nella città portuale di Jeddah sul Mar Rosso, la giovane ballerina Jumana sogna un giorno di potersi esibire in pubblico, mentre il giovane Ali si reca almeno una volta all'anno in pellegrinaggio alla Mecca per purificarsi. Desideri e sogni diversi - come in qualsiasi altra parte del mondo.

Arabia saudita: l'ovest

Come vivono le persone in Arabia Saudita, uno dei paesi più conservatori e più ricchi del mondo?

Misteri d'Arabia

Avvolto nella leggenda e in gran parte sconosciuto, l'Oman è un Paese grande quasi quanto la Germania, con oltre quattro milioni di abitanti. Negli ultimi anni il sultanato si è aperto sempre più ai visitatori occidentali, che possono ammirare distese infinite nel deserto, alte montagne verdi e oasi fertili e chilometri di costa con acqua cristallina.

C'era una volta l'Oman

Acqua cristallina, spettacolari deserti di sale, tumuli sepolcrali millenari: Kuwait, Qatar e Bahrain sono gli stati più piccoli della penisola arabica. Ma le somiglianze si fermano qui: mentre in Qatar, il Paese più ricco del pianeta, l'attaccamento alle tradizioni è profondo, il Bahrain è più cosmopolita e liberale, e il Kuwait vuole mostrare la sua autenticità.

Piccoli vicini: Bahrain, Qatar e Kuwait

Acqua cristallina, spettacolari deserti di sale, tumuli sepolcrali millenari: Kuwait, Qatar e Bahrain sono gli stati più piccoli della penisola arabica.

Composto per il 95% da deserti, il territorio dell'Arabia Saudita riserva molte sorprese ai visitatori. Nella sua parte orientale si trova la città costiera di Dammam, i cui giganteschi giacimenti petroliferi hanno fatto fortuna al paese. Più nell'entroterra, il mercato della capitale, Riyadh, attira uomini d'affari, lavoratori a giornata e miliardari che si dedicano alla contrattazione.

Arabia saudita: l'est

Composto per il 95% da deserti, il territorio dell'Arabia Saudita nasconde molte sorprese per i visitatori.

Celebrata inizialmente come un gioiello della tecnica, diventerà il simbolo della sconfitta della Francia nel 1940. La costruzione della linea Maginot, tracciato fortificato ubicato lungo la frontiera orientale, risale agli anni '30 del XX secolo; al tempo, i francesi volevano esorcizzare il trauma della Grande Guerra, con più di un milione di soldati morti e intere regioni devastate. Per proteggere la nazione da un nuovo attacco, politici e militari optarono per una linea di difesa fortificata, un progetto che deve il suo nome a quello del ministro della guerra dell'epoca, André Maginot.

Celebrata inizialmente come un gioiello della tecnica, diventerà il simbolo della sconfitta della Francia nel 1940.

La Linea Maginot - La Muraglia francese

Opera tratta dall'omonima tragedia di Oscar Wilde. Richard Strauss immortala la depravazione di Erode Antipa, re di Giudea, e della sua figliastra Salomè; il sovrano tiene il profeta Jochanaan prigioniero in una cisterna, Salomè vuole sedurlo. Quando lui la respinge, lei costringe il patrigno a servirle la testa mozzata su un piatto d'argento.

Regia di Christof Loy a Helsinki

Il profeta Jochanaan rifiuta le avances di Salomè, che per vendetta chiede al patrigno di mozzargli la testa.

Richard Strauss: "Salomè"

Minacce di morte, insulti, fino alla completa rottura dei legami con la propria famiglia: ecco a cosa può andare incontro un musulmano che volta le spalle alla religione. L'apostasia è condannata dal Corano: chi si allontana dall'Islam - dunque etichettato come kafir - rischia una punizione divina. Questo reportage racconta le vicissitudini di quattro persone "vittime" delle loro scelte.

A cosa può andare incontro un apostata nel mondo islamico, un musulmano che volta le spalle alla religione?

Re: Allah addio - Musulmani che abbandonano la fede

Sul web, video virali e forum di discussione decantano le virtù della cannabis terapeutica, alimentando le speranze dei pazienti con patologie croniche o molto gravi. Ma trattasi di progressi reali? Dal 2017, in Germania una legge ne consente il consumo a titolo di tentativo estremo laddove altre terapie hanno già dato risultati fallimentari; in questi casi, la cannabis è venduta dietro ricetta e può essere rimborsata dalla previdenza sociale. Mentre alcuni medici, come la psicologa Eva Hoch, ritengono che la conoscenza in materia sia ancora insufficiente, altri difendono questo tipo di cure alla luce degli effetti benefici riscontrati a livello empirico. Certo è che non tutti i pazienti sono uguali di fronte alla cannabis. Un documentario illuminante sul (faticoso) percorso di uno stupefacente verso l'utilità sociale.

Sul web, video virali e forum di discussione decantano le virtù della cannabis terapeutica. Trattasi di progressi reali?

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